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Per “Magico Tempe” nulla è impossibile

Magico Tempe

C’è chi lo chiama “l’acrobata delle due ruote”, chi il “funambolo delle biciclette”, chi “l’uomo delle sfide impossibili”, o chi, semplicemente, Magico Tempe. Lui è Simone Temperato, ha quarant’anni ed è da sempre appassionato di ciclismo, in tutte le sue forme, anche quelle più bizzarre e stravaganti.

Magico Tempe, un ciclista, un giocoliere… un artista?

Una carriera, la sua, dunque costellata di tante sfide e di tanti traguardi raggiunti. Ve ne racconteremo alcuni partendo proprio dai più recenti. Cominciamo dal 2011 e dal Monte Zoncolan, uno dei passi più difficili del Giro d’Italia, Passo che il nostro “Tempe” ha pensato di scalare, come se nulla fosse, in sella a una bici sprovvista (udite udite) di ruota e forcella anteriore. Non soddisfatto l’anno dopo punta dritto al Passo del Giau percorrendo con le stesse modalità, comuni solo ai più strabilianti equilibristi, 29 insidiosissimi tornanti in appena 59 minuti e arrivando persino, in alcuni tratti, a togliere le mani dal manubrio.

Simone Temperato e le sue sfide impossibili

Già perché a lui le cose semplici sembrano proprio non piacergli. E a dimostrarlo è ancor di più nel 2014, anno in cui arriva forse la sua imprese più folle: scala, infatti, il Monte Grappa seduto sul manubrio della sua bike pedalando con la faccia rivolta verso valle e avendo, come unico riferimento di guida, la linea bianca che divide in due la carreggiata. 12 km in 2 ore e 42 minuti senza alcuna sosta e con il solo sostegno del suo fedele e inseparabile “navigatore” Sergio dal Moro: “Difficile davvero poter pensare di poter fare l’intero tragitto in quelle condizioni ma volevo vedere dove potevo arrivare”. Secondo noi ancora molto, molto lontano. Non ci rimane che aspettare la prossima impresa con la certezza che resteremo ancora una volta tutti con la bocca aperta.

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