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Leonardo DiCaprio in Indonesia, il governo lo minaccia d’espulsione poi fa marcia indietro

ecosistem landscape

Leonardo DiCaprio,  in visita nell’isola di Sumatra, denuncia la distruzione delle foreste pluviali indonesiane per fare spazio alle coltivazioni di olio di palma e fa imbestialire i governo, che lo minaccia di espulsione e lo inserisce nella blacklist delle persone indesiderate.

Leonardo DiCaprio, in Indonesia per le foreste e i suoi animali

Il governo Indonesiano voleva espellere Leonardo DiCaprio dal paese. E voleva essere certo che non avesse mai più messo piede sull’isola. Colpito però dal clamore che la decisione aveva suscitato a livello internazionale, ha fatto marcia indietro.

DiCaprio era in visita in Indonesia per preservare l’ecosistema “Leuser”, una delle più importanti aree di biodiversità e foreste pluviali intatte rimaste nel Sud-Est asiatico; le foreste , come tutti sanno ormai, sono costantemente minacciate dalle coltivazioni di palma da olio e la loro distruzione mette a rischio di estinzione intere popolazioni di elefanti e orangutang.

Attivista ambientale e animalista convinto, ha scelto il mezzo più veloce e potente sensibilizzare più gente possibile circa la situazione delle foreste pluviali: le sue foto e i commenti postati sui social network però, non sono affatto piaciuti al governo indonesiano ed hanno sollevato un vero vespaio a livello internazionale.

Il direttore generale del Dipartimento all’Immigrazione aveva solo ieri duramente contestato il suo permesso d’ingresso, permesso che avrebbe consentito all’attore di “svolgere solamente attività turistiche” e non “creare disturbo all’ordine pubblico, screditare il governo e danneggiare gli interessi dello Stato”. Il funzionario si era anche affrettato a dichiarare: “l’immigrazione è pronta ad espellerlo”.

Il governo indonesiano fa marcia indietro e vuole… collaborare

Per cercare di rimediare a quella che si è rivelata un’enorme gaffe, è intervenuto il Ministro dell’ambiente e delle foreste indonesiano, Siti Nurbaya, dichiarando ai giornalisti di condividere in gran parte le preoccupazioni espresse da DiCaprio e giudicando le sue convinzioni sincere e piene di buone intenzioni. Il Ministro ha inoltre sottolineato che DiCaprio era stato accompagnato nell’escursione da un funzionario del ministero, dichiarandosi disposto a collaborare con l’attore in uno sforzo comune.

A rendere ancor più difficile la situazione, la corruzione dei funzionari pubblici, già denunciata dall’associazione ambientalista Greenpeace: il gioco è “terra in cambio di tangenti”. Società che operano in settori diversi (olio di palma, estrazione di carbone o commercio del legno) possono tutte rivendicare la titolarità di concessioni sugli stessi appezzamenti di terreno, creando comportamenti negligenti e a volte criminali.

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Fonte: ilfattoalimentare.it

 

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