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Il coraggio di Beatrice Vio, la piccola Bebe della scherma

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Beatrice Vio

Il suo nome è Beatrice Vio, ha 20 anni ed è campionessa di scherma, sport che pratica fin da quando ne aveva appena 6. Ma la storia di Beatrice è ben più complicata: una meningite fulminante la costringe sulla sedia a rotelle, ma non riesce a spegnere la sua voglia di vincere.

Beatrice Vio, la forza della passione

Il 20 novembre del 2008 viene colpita da una grave e fulminante forma di meningite che le causa una gravissima infezione al sangue: per salvarle la vita i medici si vedono costretti ad amputarle tutte e quattro gli arti. Un durissimo colpo che avrebbe stroncato anche il più forte e coraggioso dei supereroi ma non la nostra Bebe che già dopo un anno dalla difficile operazione riprende in mano tutta la sua vita, compresa quella sportiva: insieme a un team di tecnici specializzati studia, infatti, un particolare tipo di carrozzina e delle protesi speciali e torna in pedana.

Allenata dalle sue due maestre di sempre, Federica Berton e Alice Esposito, sbaraglia subito concorrenza e avversarie conquistando prima (2011) il titolo di campionessa italiana Under venti e poi quello di campionessa italiana assoluta (2012 – 2013). Il suo talento arriva però ben presto anche fuori dei confini nazionali e così fa suo anche il titolo europeo assoluto paralimpico, sia individuale che a squadre ai Campionati Continentali di Strasburgo (2014), e quello di campionessa mondiale del fioretto individuale ai giochi di categoria tenutisi a Eger, in Tunisia (2015). Oggi è alla vigilia delle sue prime Olimpiadi e chi la conosce sa già che farà di tutto per non tornare a mani vuote. Perché a Bebe non è mai piaciuto piangersi addosso né consentire alla vita di allontanarla troppo da ciò che più ama: “Io posso fare tutto quello che io voglio fare” è lei stesso a ripeterlo, ma mai con rabbia ma solo con il sorriso, ogni volta che qualcuno prova a riportarla a quel 20 novembre del 2008. Un messaggio forte che la piccola veneziana vorrebbe far arrivare soprattutto a tutti quelli che invece di forza non ne hanno poi molta: e lo fa con la sua faccia, con il suo corpo, lei così minuta ma anche così tanto grande. Racconta semplicemente la sua storia, una storia che ha sempre un solo effetto, quello di spingere, chi sta lì ad ascoltarla, ad essere migliore!

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