Due modi di produzione del tessuto
– Produrre pelle allogenica per processi industriali
– Creare pelle autologa creata per fini terapeutici in base ad ogni singolo caso (come nel caso di gravi ustioni).
“Usiamo solo cellule e componenti umane per produrre la pelle che è quindi bioattiva e può generare da sé collagene umano, evitando così l’uso del collagene animale che si trova in altri metodi”.
Vantaggi del bioprinting
Non sono pochi i vantaggi riscontrati relativamente a questa nuova tecnologia. Uno tra tutti riguarderà i costi di produzione che si ridurranno notevolmente rispetto alla produzione di tipo manuale come afferma Alfredo Brisac di BioDan Group.
Si tratta di un metodo che risulta attualmente in via di approvazione da parte delle diverse agenzie europee che lavorano per garantire che la pelle prodotta risulti adeguata all’utilizzo nei trapianti a pazienti con ustioni gravi o con grossi problemi cutanei. Secondariamente la pelle prodotta avrebbe anche un impatto etico non indifferente poichè consentirebbe di rispettare tutte quelle normative che richiedono test che non utilizzano gli animali.
La mia speranza è che il bioprinting diventi il metodo per la sostituzione degli organi in qualsiasi occasione (José Luis Jorcano).