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Simo la vegana: una gallina per amica

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Simo La Vegana

Siamo nella campagna bolognese, a pochi chilometri dal centro cittadino. Ad attenderci c’è Simo la Vegana una giovane ragazza che si batte per le sue idee animaliste. Dopo averla notata sulla sua pagina social Google+ , incuriosite dalla sua battaglia per il riconoscimento delle galline come animali da compagnia, abbiamo deciso di andarla a trovare. Simona ci ha aperto le porte del suo rifugio raccontandoci la sua storia.

Simo la Vegana: firma la petizione per salvare le galline

Simo la Vegana lavora in uno studio legale, ha una vita indaffarata e frenetica eppure non manca, nel suo tempo libero, di dedicarsi alla sua causa: permettere anche alle galline di essere riconosciute legislativamente come animali da compagnia.

Qualcuno potrebbe sorridere di questa passione, eppure Simo ci crede così tanto che ha appena lanciato una petizione su change.org, con grande successo, rivolgendosi agli Onorevoli Michela Vittoria Brambilla, Maria Elena Boschi, Paolo Bernini e Mirko Busto, nonché ai rappresentanti delle associazioni. 

Da dove nasce la passione per le galline

L’attenzione di Simo la Vegana verso le pennute viene da molto lontano: già instradata dalla mamma ad escludere la carne dalla propria routine alimentare, all’età di 8 anni riconosce la sua attitudine vegana nel momento in cui le viene regalato il suo primo pulcino, Silvano, divenuto poi un gallo molto protettivo nei confronti della sua “sorellina”, per ben sette anni.

Simo la Vegana cresce quindi con questo amore , acquisisce ancor più consapevolezza di sé, e sviluppa un’ammirevole determinazione nel portare avanti la sua promessa: “combatterò per loro, non mi arrenderò mai!”

Una grande famiglia

Lei stessa ci spiega che ogni gallina ha una propria personalità in base alla quale è stato poi scelto definitivamente un nome per ognuna: tra tutte soprattutto Jessica, l’intraprendente, ha dimostrato di non temere la presenza di estranee nel suo “territorio” scrutando con occhio curioso le telecamere a cui ha regalato numerosi primi piani.

Simo la Vegana ci ha presentato anche le sorelle Melissa e Rossella; Fagiolino, Gertrudino e Gertrude, il trio di galline “a collo nudo”; Alessia, claudicante ma dolcissima; Laura, affamata di abbracci e la sorella Sara, gelosissima; Lorenza la brontolona; Priscilla, “testimonial” per l’evento di sensibilizzazione che Simo ha tenuto a Roma e Rocky, il “gallo mancato”, ribattezzato Calimera, per via del suo piumaggio scuro, nel momento in cui ha cominciato a deporre le uova inaspettatamente.

Un salvataggio da Oscar!

La differenza che passa tra Simo la Vegana e i molti attivisti ed animalisti che hanno a cuore la salvezza di molti animali da macello, risiede nel modo in cui lei mette in pratica le sue intenzioni: per salvare le sue galline dagli allevamenti intensivi, dove ciascun pulcino ha un valore pari ad un centesimo di euro, Simo la Vegana si mette semplicemente in contatto telefonicamente con le aziende recitando la parte di una mamma che desidera regalare alla propria bambina un pulcino, animale che, come tutti sanno, non si può comprare nei tradizionali negozi di animali. Quindi, in maniera del tutto legale ed inoffensiva quanto altrettanto efficace, Simo salva da morte certa più pulcini possibile, arricchendo il suo rifugio con nuove personalità e battendosi per far sapere al mondo che anche le galline possono essere dei teneri animali da compagnia.

Adotta una gallina!

Il progetto del rifugio prevede anche l’adozione delle pennute! Proprio come avverrebbe per un normale animale da compagnia, Simo si adopera per cercare persone interessate all’adozione. Le galline vengono cedute (previo controllo pre e post affidamento) con un vestitino cucito a mano da una sua amica, una casetta e un certificato veterinario che ne attesta lo stato di buona salute.

Tutta la redazione augura a Simo e alle sue pennute il giusto riconoscimento.

Non dimenticate di firmare la petizione!

 

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